giovedì 14 gennaio 2010

E se non scherzassimo?

Ore piccole, piccolissime. Che non volevo andare ma poi il collega mi ha fatto innervosire ed ero già parcheggiata davanti al pub. Credevo di avere appuntamento con due persone...tavolo pieno di facce amiche. C'era anche il mio primo amore, abbraccio di dieci minuti. Dopo qualche Guinness piccola e aggiornamenti e discussioni veloci e allegre, siamo al banco e parliamo di lavoro. Salta fuori un socio di capitale e un'idea folle. Si lavorerebbe di più? Inizialmente si dice sì, poi ci guardiamo e ammettiamo che no, che la differenza non consiste esattamente in quello. Chiedi. Chiederò. Sono da fare molti conti, molti ragionamenti.
Ma forse vale la pena studiarla questa cosa.

E si scopre che la città è piccola, piccolissima: la mia amica era alle elementari con l'altra che era alle medie con l'altra etc etc. Vent'anni dopo faccio da perno fra persone che si riconoscono, buffa cosa.
E mi sveglio sapendo che se volessi studiare questa cosa ho le persone giuste per farlo. Sogni? Sogni da guardare in faccia prima di lasciarli morire.

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