giovedì 6 agosto 2009

Il pepe affranto

Dove si va? Sedute sul muretto dell'ospedale cerchiamo l'idea, che Re Artù non se ne può più. La mia amica adorata declama "voglio un posto sereno, piacevole, tranquillo, senza rumori, con una bella poltrona (ristoranti con poltrone?), che sono stanca e stressata, praticamente isterica". Il malato, che è nella sua giornata nervosa, che è stanco di non sapere cosa accadrà e quando, sorride e accarezza con lo sguardo la donna che amo tanto e lui non aveva ancora conosciuto. Deciso per quel ristorante all'inizio della salita per la collina. Si sta benissimo. E' un posto strano. Semplice ma con un servizio degno di tre stelle Michelin. Anche troppo. Donne che usano termini forbiti, vere oratrici che pare descrivano il menù in decasillabi. Ordiniamo, scegliendo delizie e scartando a malincuore altre delizie. Antipasto: un errore ci delude, siamo tre, perché due tigelle? Tutto ottimo. Quando ci viene detto in tono semi petulante che il formaggio non s'ha da mettere...quando chiedo pepe da macinare... Arriva un, come si chiama? Mortaio di legno.
Lei lo chiama "pepe infranto".
Non ci stiamo più. E iniziamo a ridere. Che non si deve esagerare! Il detto pepe profuma potentemente, ma sempre semplice pepe è. Va bene la qualità e la raffinatezza ma la leggerezza è indispensabile, sempre, comunque. E abbiamo una nuova citazione per le nostre memorie divertenti. Il pepe affranto, deflorato, afflitto, distrutto, depresso. Al dolce veniamo costrette a scegliere ad occhi chiusi il dessert di Omar, che non è dato avere nessuna informazione in merito. Segreto militare. E il mistero crea favole di cucina. E qualcuno si inventa un amore gay non ricambiato fra lo chef e il lavapiatti della mensa. Il dolce in questione è in effetti apparecchiato con disegno fallico, è ottimo, come tutto del resto.

Alla partenza il mio ginocchio non risponde, non mi regge. Esco presa dai due lati dalle mie amiche che affettuosamente mi prendono in giro, sembro persona in arresto. Mica si può infrangere il pepe senza conseguenze.

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