martedì 17 marzo 2009

Mr Cip

Un tempo, per nove lunghi anni, era il mio compagno di serate lavorative e bicchieri di vino di super qualità. Era il mio capo, il mio amico, il mio maestro. Era quello che mi prendeva in giro, era quello che mi consigliava e che mi chiedeva cosa fare, colui che mi "prestava" qualche boccata di sigaro toscano e mi invitava a bere tè afgano e mi regalava tarocchi, giacche, cappelli inglesi e musica barocca.
Lo stesso che diceva che le donne sono strane perchè si innamorano di uomini assurdi, quello che mi dava appellativi ogni mese diversi (colonello, vipera etc), quello che si fidava ciecamente di me, quello che mi diceva "ti odio" quando lo facevo piangere di commozione.

Lui, il suo giubbotto e il sigaro pendente sotto il baffo.
Lui che, solo una volta andato in pensione, ha comprato un cellulare e si è stampato un biglietto da visita su cui ha scritto che il silenzio è la migliore delle scelte, soprattutto se non si ha niente da dire.

E' stato bello passare un'oretta al sole con lui passeggiando fra i fiori della Certosa chiacchierando.
Che di amore è pieno il mondo.

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