domenica 1 marzo 2009

Le incappucciate sgambettanti

La sorpresa è la pioggia leggera e il cielo grigio. La conferma è che è molto più reale quello che non ha mai chiesto regole di quello che a volte ci sembra un sogno da raggiungere. E diventa perfetto essere dove sei. E se con qualcuno la comunicazione non trova strade possibili, con altri si cammina in salita e si condivide la vita e la libertà. Sorridendo della fatica, scaldandosi insieme, incoraggiandosi quando il fiato è corto e si è tentati dal fermarsi.

Che di colore è pieno il mondo.

3 commenti:

inattesa ha detto...

Io ho un male in zona natica alta e cammino che sembro in preda ad un attacco di emorroidi ;-)

Giulia Lu Mancini ha detto...

Vuol dire che hai esercitato la zona "glutei", io invece devo aver esercitato soprattutto le gambe zona cosce e polpacci.
e dire che il percorso era uguale!

bb ha detto...

Lù@
Plain@
Ecco, ogni muscolatura è fatta a modo suo e ognuno ha il suo grado di allenamento alle diverse tipologie di avventure (ginniche, sentimentali etc). E capita che la stessa salita, lo stesso percorso vengano affrontati diversamente. E con effetti differenti. I miei glutei non hanno subito e il mio fiato da viziosa ha retto meglio di quello di qualcuno che non si rovina i polmoni. Di fatto, abbiamo capito tutte che l'inverno ci trova poco allenate.
Aspettando un po' di sole per rimettere in movimento il corpo (e il cuore).