domenica 8 ottobre 2006

SEXI MOTO

Desideravo questo giro in moto.
La moto è una mia passione.
QUESTA moto è una meraviglia del creato.
Parole grosse?
Sento questo.

"Sono sotto casa tua. Fumo"
Avevi smesso di fumare.
Scendo. Non c'è proprio nessuno sotto casa.
Guardo in profondità. A duecento metri, lo vedo.
Cammino nella sua direzione.
Casco in mano. Giubbotto quasi invernale.
Zaino-borsa con schiacciato schiacciato maglioncino e sciarpa.
Troppo? Inadeguato?

Abbraccio.
Approvazione: giacca perfetta. Hai maglioncino? Sì.

Come salgo?
Mi stringe la mano. Sali sù e butti la gamba.
"Questa è la mia bestia. Lo sai?"
Sì. "Lo sa anche lei che lo sai".

Motore. Forte. La gomma è larghissima, tostissima.
"Mi appoggio alla tua schiena?! Sì?"
Brava, certo.

Si parte alla ricerca di un bar per un caffé.

Sono già felice.
Tre minuti in cui sento che il driver ascolta il suo passeggero.
Passo l'esame.
Accellera. Rettilineo. Andiamo forte. Insieme.
180 km/h.
Aderisco alla sua schiena. Il mio sedere si fa tutt'uno con la sella.
Curve, anzi pieghe. Non ha dubbi su di me .
Ricordi di moto e schiene aderenti. Ginocchia e cosce in sintonia.
Incrocio le dita alla prima curvona.
Poi me la godo un mondo.
Ai semafori alziamo le visiere in sincrono e ci sorridiamo, parliamo.
Stiamo bene.
E' felice anche lui di avermi sulla sella.
Io assaporo ogni curva e ogni accellerata, il vento e-
ammetto- anche gli sguardi ammirati dei pedoni.
E' una super-bellissima-specialissima moto.

Casa in campagna.
L'uomo, il padrone di casa, K.,
ci si è appena trasferito.
Fuori sgarruppata, dentro bellissima,
frigo letto stereo due poltrone bianche- finito.

Zanzare. Mi aggrediscono.
Un bebè. Due bimbi. Un paio di bellissimi africani.
Donne simpatiche.

Peccato che la festa è per stasera.
Assistiamo all'accensione del fuoco e all'arrivo della griglia e della carne.
Intravedo gente che conosco.
Questo sarà un party "vero".
l'uomo che adoro ora è dispiaciuto.
Vuoi rimanere? Io devo andare.
Lo so. Ho capito. Ho sentito che lo dicevi.

Ripartiamo. Moto. Fa freddino.
Quando si viaggia al tramonto o di sera in moto è così.
Si respira all'unisono, non si perde tempo, si sta stretti e concentrati,
si decide insieme la strada con il corpo, si trattiene le emozioni.

Sotto casa.
I muscoli vorrebbero infilarsi in un letto. Insieme.
Conosco bene questa sensazione.
Mi sa anche lui.
Mi abbraccia.
"La prossima volta sarà più completa", dice.

Deve andare a casa. Dalla ex moglie che non sta bene.
A medicarla.
Gli voglio bene anche per queste cose...
Ma CAZZO CAZZO CAZZO

che ci faccio ora con tutta 'sta eccitazione???

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