lunedì 16 ottobre 2006

abbracciata alla roccia

Metafora.
Imbragata, legata alla mia "sicura"
- un simpatico nonchè affascinante uomo
con tenuta indiana viola e un ampio sorriso empatico-
aderente alla parete, salgo. Ci provo.
Silenzio. Gli altri guardano dal basso.
Tifano per me.
Un passo strisciante, dita infilate nelle fessure,
mani che palpano e cercano, piedi che provano la tenuta.
Mi dai una mano? Saltello, cambio piede.
Sù, sù.
Guardo giù. Guardo dietro. La valle è splendida.
Non ho paura, sento la solidarietà,
percepisco chiara la mia fiducia
crescere e posizionarsi dove nessuno e niente potrà spostarla.
Corpo e mente lavorano insieme.
Cuore e muscoli in armonia.
Fatto. Tocco la catena.
Scendo.
Sodisfatta e felice.

A casa. Le braccia sono indolenzite,
l'anima si gode questa dolcezza del corpo stanco.
La lezione viene dalle piccole cose:
corpo, mente, fiducia, cuore.

Nessun commento: