sabato 7 febbraio 2009

The day after, sunny morning, raining afternoon

Mi sono svegliata un po' stordita, ho guardato la luce e mi sono decisa ad uscire per una passeggiata e una piccola decisione da prendere. Ho camminato e pensato. Ho riflettuto su alcune cose che ho scoperto avevano bisogno di essere chiarite. Ho fatto quello che mi disturbava fare ma che avevo bisogno fosse fatto. E non c'è un risultato buono o cattivo. C'è solo che mi dovevo liberare di qualcosa e forse ci sono riuscita. E sono molto contenta del mio vagabondaggio nella luce, della vetrina dei libri lussuosi, della fermata sul muretto di marmo bianco, del passaggio al mercato del pesce, delle parole che ho detto, della calma che muoveva le mie gambe.

A casa le tensioni degli altri mi hanno sfiorata ma non toccata.
Ho detto un NO con immediatezza (che i vortici altrui vanno presi per quello che sono). Mi preparo per la piccola gita fra i monti sapendo che la strada è davanti a noi perchè la si percorra, ostacoli compresi.
E se piove ringrazio che il sole ogni tanto faccia capolino.

Che di colore è pieno il mondo.
(e l'arcobaleno, anche se non si vede, c'è sempre)

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