lunedì 5 maggio 2008

Umano, troppo umano

Festival della fotografia europea a Reggio Emilia.

Sveglia all'alba, otto ore di job, puntata dal simpaticissimo venditore toscano per verificare se fosse la "bazza del secolo" il giubbotto da moto che avevo visto il giorno prima. Il consulente-fidanzato approva, compro e partiamo per casa, una doccia e sono pronta (in coma, ma pronta).

In autostrada schiaccio un pisolino mentre il mio uomo fa volare l'auto.
In mezz'ora eccoci a camminare per il centro storico. Puntatina in un meraviglioso localino andaluso-arabo (così dice l'insegna) dove mangiamo due deliziosi bocconcini da 1,50 euro l'uno. Ottimi.

Tutto piacevole e affascinante, la città è veramente gradevole e in ogni angolo scopriamo bar, negozi, trattorie, edifici, chiese e piazze sensazionali.
Ci spostiamo tutta sera da una piazza all'altra con la nostra guida del festival e il nostro biglietto in tasca. Ma ci sono troppe cose da fare stasera! Rimandiamo ad una prossima serata la visita delle mostre fotografiche e ci godiamo le proiezioni e i concerti. Un gruppo di jazz contemporaneo ci commuove.
La musica avvoge la piazza e la chiesa mentre vengono proiettate immagini e foto molto belle. Intorno bambini, cani, coppie serene.
L'ultima chicca sulla strada del ritorno, dieci minuuti in un vicoletto a guardare un video che trasmettono di seguito su un lato del nuovo spazio espositivo.
Siamo una decina di persone con il naso all'insù a guardare scivolare personaggi di ogni tipo da una pertica stile pompiere. Una voce fuori campo dichiara nome, cognome e residenza di ognuno. Spassosissimo!

Mr C è veramente felice. Io anche.
(anche di aver fatto la scelta giusta, la scelta amorevole rispetto a lui, che se la merita sicuramente, la scelta di condivisione e di fiducia che forse mi/ci mancava).

Arriviamo a casa alle due, stanchi e infreddoliti, felici
ci abbracciamo sotto il piumone.

Nessun commento: