venerdì 23 maggio 2008

"Così parlò Balaustra"

"Spezziamo un'arancia a favore della pace".

Che tutta quest'acqua mi fa stare nel flusso come se non ci fossero tempo, spazio e decisioni irremediabili all'orizzonte.
L'ironia mi (ci, Mr C si diverte quanto me a stare nella leggerezza del precariato meteo-filosofico) sembra l'unica scelta possibile.
In attesa di possibilità assai semplici (tipo prendere il sole sul bagnoschiuma) o che le cose vadano così...che nessuno e niente pare abbiano interesse a interferire nella mia e nostra vita.
(strano ma vero!
Veleggiare senza apparente meta è foriero di indifferenza altrui, vera pacchia).

"Chi si accontenta gode" diventa un'attività felice:
godiamo il più possibile con quello che c'è (E C'E'!!!) e ai massimi sistemi pensiamo fra una risata e l'altra.

E intanto mordicchiamo la vita in quà e in là.
Che mi fa piacere avere conosciuto la mia nipote togolese.
Che il BelAdim progetta nuotate in piscina con me per buttare giù la pancetta.
Che il nuovo parrucchiere è molto fiero del suo lavoro che mi mostra in mezzo alla strada con specchio portabile (che la luce del sole è meglio per vedere il colore).
Che la mostra la vedrò prossimamente perchè il sabato i musei ebraici sono chiusi.
Che il mio "Signore dell'enoteca" è sempre così...affidabile.
Che la Honda mi ha mandato una raccomandata per sostituire un pezzo PERICOLOSO di circa due centimetri.

(a parte il naso che gocciola)

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