martedì 8 gennaio 2008

Perplessa

Rientro al lavoro dopo quattro giorni.
Strana gente.
Si aggirano freddi e distaccati come fantasmi.
Fanno tutti gli indifferenti.
Porta del capo chiusa.
La collega a cui devo dare il cambio mi saluta a malapena.
(in realtà non mi ha salutato?!)
Mi dice una sfilza di cose con aria seria.
Ha preso nota di tutti i pasticci (mica così gravi, poi) e me li mostra.
In un moto di stizza mi dice che non li ho fatti io.
Muscoli del viso immobili.
Occhi spenti
Tutti.
L'unica che mi saluta è la mia "rivale"...
Dall'alto dei suoi tacchi mi sorride
(ma quanto fondotinta usa??)

Prendo possesso della postazione.
Con calma mi godo l'autonomia.
I clienti al telefono sono allegri e affettuosi.
I conosciuti e i mai sentiti.
Lavoro serena. C'è da fare.

Il capo esce dall'ufficio sorridente, viene a fare due parole con me.
"Domani vorrei parlare con te. Oggi , scusa, devo scappare".
Voce nasale, tosse grossa, occhi lucidi.

Il vecchio capo si aggira senza passare vicino. Lo chiamo.
Dopo, dopo... non ha voglia di fare niente.

Alle nove chiede perchè non abbiamo spento l'ala delle superior, chiede cose riferite ai giorni che non c'ero, si agita "ma non comanda più nessuno quà?"

Direi che non è chiaro, in effetti.
Sicuramente non a me!

Ma che succede in quel posto quando io manco???

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