sabato 16 settembre 2006

Piove sulla povera gente.

Traduzione letterale di una canzone greca popolare
(il genere si chiama Rebetiko, è il blues greco, molto blues!)
"Piove sul quartiere povero,
piove anche sul mio cuore,
sul mio povero cuore".

Camminando in Via dei Mille questa mattina notavo l'enorme differenza
fra le facce in strada e quelle dei presenzianti l'inaugurazione di ieri sera.
Il mondo è diviso in GABBIE.
Quelle d'orate e quelle che puzzano.

Notavo anche un gruppetto di due coppie di ciechi,
con relativi bastoni bianchi,
che tentavano di avanzare di qualche metro in Via Riva Reno evitando biciclette parcheggiate sullo stretto marciapiedi,
famiglia con passeggino che non si è spostata di un centimetro
(erano loro i ciechi?)
ma ha continuato a chiacchierare con uno dall'altra parte della strada.
Il mondo è diviso in STILI.
Gli educati-onesti-sensibili-responsabili e quelli che
"non sanno quello che fanno".

Un gruppo di studenti di una scuola di architettura americana in Roma
che hanno monopolizzato la hall del mio albergo per un'ora con le loro facce da viziati, i loro sederi per terra, i loro zaini ad impedire il passaggio degli altri.
Il mondo è diviso in
GRAZIOSE OPPORTUNITA' PER POCHI FORTUNATI
E NEGAZIONE DEL MINIMO PER I PIU'.

Sai che c'è?
Ho voglia di essere più...utile.
Di fare qualcosa per bene e PER IL BENE



Vedremo come fare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sono d'accordo su niente (che è già un buon punto di partenza).
Parliamo del nostro piccolo mondo o del mondo intero?
Perché se parliamo del nostro piccolo mondo, tutti abbiamo delle opportunità ma non tutti riusciamo a vederle.
E le gabbie più terribili sono quelle che ci costruiamo da soli.
E tutti abbiamo pregi e difetti ma non tutti cerchiamo di diventare persone migliori. Molti si accontentano.

Tu non ti accontenti, lo so.
Cerca però di non pretendere troppo da te stessa.

Anonimo ha detto...

Non mi stupisce il tuo commento.
Anche a me il mio tono da invettiva che sfiora la lamentela, non piace granché.
Vedo la mia rabbia agire senza controllo, vedo le mie pretese essere infantili, vedo la confusione esprimersi disordinatamente, vedo la mia sfiducia fra le righe e non mi piace.

Eppure, piccolo o grande che sia, il mondo è organizzato così:
graziosi lussi e frivolezze contro la mancanza delle condizioni minime di partenza.
Non ci sono le pari opportunità.
Questo è un fatto.
Piangerci sopra non serve, chi ha il coraggio di essere forte anche per chi non può, lo sa!

Anonimo ha detto...

mio dio, elisabeth!! sei una donna così sensibileeeee! però è proprio vero, quello ke dici. e nn saprei dove classificarmi, se faccio uno scrupoloso giudizio sui miei comportamenti 'mondani'.
anyway.

just try to fix my-self!