venerdì 19 novembre 2010

Kayo ebisu

Bio-fashion designer: piccolo negozio e signora Japanese che mi allunga il bigliettino da visita con un bel sorriso invitadomi ad entrare una volta che ripassassi. Le deviazioni spesso sono propizie, le strade laterali oggi mi regalano una serie di bei posticini, dalle lavanderie simpatiche e operose alla camiceria su misura, ai due o tre laboratori di ceramica e arti varie, alle erboristerie piene di bella luce calda e profumi delicati, dalla bottega di Max, mio vecchio collega che vende prelibatezze speciali e vini rarissimi oltre ad una collezione a tiratura limitata di cedrate e chinotti artigianali, al semplice Plenty Market centraiolo con prodotti che la grande distribuzione non avrà mai. Passeggio allegra sentendomi stanca e libera. La sosta al caffé è stata anche un bel modo di chiudere una partita della settimana scorsa: abbiamo recuperato il doppio pagamento di un aperitivo e ci siamo fatte un amico, che il proprietario ci ha rimborsato l'errore senza storie offrendoci le consumazioni e un bel sorriso. Ci sono momenti con le amiche che scaldano...

Si va al ristorante greco con tre persone che amo molto da un sacco di anni.
Si dice a qualcuno che sarebbe meglio stare alla larga dagli s.
La collega della gita alle Terme mi dice "usciamo dall'autostrada alle Terme Felsinee", certo, rispondo, così andiamo alla Barca invece che in Veneto...
La palazzina andata in fiamme (ndr il TG qualcosa aveva detto) è quella dove abita la madre della mia amica, che la sfiga ci vede benissimo.

Allegre cose a tutti.
Avrei voglia di fare oggi i regali di Non-Natale...
Cara Plain, certo che sei bella e intelligente, anzi meglio!
Passerà, passa sempre.

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