mercoledì 30 maggio 2012
Spaventata dall'essere spaventata
In verità questa botta l'ho presa abbastanza male: sarà che ieri non ho avuto
nemmeno un minuto per "gestire" il mio spavento...ho dovuto subito agire per
rassicurare e gestire gli ospiti dell'albergo che si sono precipitati a
chiedermi che succedesse...insomma, l'edificio antisismico si muoveva manco in
barca.
E poi, subito, per otto ore, a gestire la cosa...La gente non capiva più l'inglese e io che cerco di ricordarmi da dove cavolo venisse. Insomma, in pochi minuti ho detto in quattro lingue di sedersi, di non uscire o usare le scale, che l'edificio avrebbe retto in quanto antisismico (secondo la categoria di Bologna, finora...).
E stampa, traduci le direttive della protezione civile. E cerca di fare calmare una madre con un bimbo di quattro anni da prendere (a piedi? a cavallo?) a Castelfranco Emilia dove hanno evacuato la scuola e le maestre gridano al telefono che "se lo deve riprendere che loro devono anadare a prendere i loro figli". Bambino recuperato, il mio capo se lo va a prendere e ce lo porta.
E, lo so che è stupido, mi spavento pensando che se mi spavento io che mi spavento quasi mai...
Stremata sto peggio a casa che a gestire i miei ospiti e turisti.
E, in tutto questo, l'unica persona di cui avevo bisogno, è una voce gracchiante in viva voce da un auto che alle 23 è ancora in autostrada. Mentre mi arrivano mail e telefonate da clienti dell'albergo che ho visto una o due volte, solo per dire che ci sono vicini, che sperano vada tutto bene.
Qualcosa non torna, quando tornerà?
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