martedì 15 febbraio 2011

Roma e dintorni




Si mangia romano:
Mario's, donne in ciabatte, avventori solitari, bagno nel cortile, amatriciana bianca
La baguette, insalate formato maxi, pane casareccio a tre euro per quattro fette
Ulisse, classica trattoria delle capitali, carciofo fritto, trippa, cacio e pepe

Musei:
Ara Pacis e Chagall
Maxxi, cemento armato e ferro cemento, architetto donna iraniana e Nervi che innova e inventa e costruisce barche in cemento

Km lungo il Tevere, il Colosseo che sembra lontano ed è lontano, piazzetta con un bicchiere di vino mentre la camionetta dell'esercito effettua il cambio turno, il Palazzaccio, la finestra del Papa che è dove dicevo io e il vigile ci porta in mezzo alla strada per farci vedere meglio, la Banca Prossima, che il nome dovrebbe farci capire che si tratta di banca vaticana, da Piazza Colonna pare che tutti aspettino un autobus e che per Termini non sia dato sapere quale si può prendere, la metro è la soluzione migliore, peccato che siano i quindici minuti più tosti del fine settimana, sottoterra in mezzo ad un fiume di corpi che penso che stare male quaggiù sarebbe morte sicura, la stazione sembra un aeroporto, il treno un aereo, il ritardo annunciato di 25 minuti sulla tratta che sarebbe totale 40 minuti...sembra di essere in Italia, 59 euro e ringraziamo sempre quando arriviamo a destinazione.

In tutta Italia manifestazioni e cortei, a Roma sit in, che tradotto significa "fermi, chiusi nella gabbia delle transenne dedicate", che sul treno pensiamo che avremmo voluto esserci a Piazza del Popolo.
Lo slogan la dice lunga
SE NON ORA, QUANDO?

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