sabato 5 febbraio 2011

Maschi contro femmine

Che poi ho visto anche l.u.c.m.p... e con lui abbiamo riso tanto festeggiando l'ironia che, per fortuna c'è e c'è sempre stata. Lui, lui che appartiene alla categoria uomini B, quelli con cui si parla di Ulisse senza imbarazzi e che, da semi-cinico, inUtile uomo saggio che si permette il lusso e la libertà di filosofeggiare e di scegliere la trasparenza, è sempre bello sapere che c'è.

Il tutto ha a che fare con un ritorno di gente del passato, di un amico e compagno di liceo che ho visto ieri sera. Che non mi voleva mollare e fino alle ore piccole mi ha tenuto in ostaggio per i suoi scopi poco innocenti. No, mi sono ribellata alle ore tre della mattina, no, io non c'entro un piffero con la tua idea della donna, delle donne. Come posso avere alcuna responsabilità perchè tua moglie ti ha lasciato? Un'altra volta!!! NO NO NO. Ma parlaci tu con la signora con cui hai vissuto diciottoanni, non chiedere a me.
Lasciatemi in pace, che io non sono rappresentativa di un bel niente, men che meno delle donne che vi hanno lasciato, delle mogli con cui non parlate, delle vostre storie di scarsa comunicazione coniugale che cavolo posso sapere io???

E allora mi siedo con L al baraccio con le panche di legno. E gli dico che mi sono stufata, che voglio essere "cattiva, perfida". Non c'è trippa per gatti, lui ride appassionatamente sfoggiando i trent'anni della nostra amicizia e mi dice, senza mezzi termini, che se c'è un'impresa in cui è sicuro sarò sarò sempre fallimentare è proprio quella: a chi la voglio raccontare?

E, d'incanto, mi sento grata per essere quì e ora, quello che sono, a ridere con lui della società che colpevolizza chi, come noi, è "solo come un cane". Ma vaffà...
Chissà perchè diamo fastidio?
Forse perchè non giochiamo al gioco della responsabilità appoggiata a destra e manca?
Forse perchè sappiamo che la vita è anche ostacolo, dubbio, incidenti di percorso, piccoli passi e debolezze ma anche libertà, sincerità, trasparenza, libero arbitrio.
Boh, che noia che barba.

SMETTILA, intanto so che la mia nuova parola d'ordine sarà questa. Senza se e senza ma. E penserò ad un paio di occhi verdi, egoisticamente verdi e limpidi, che mi dicono SMETTILA e basta. Grazie Plain. Grazie L.

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