sabato 2 aprile 2011

Altro giro, altra corsa

Il destino, si chiama così?
Ricorsi. Concidenze?
Accade per la terza volta: un punto nodale, un trauma, un cambiamento radicale che si viene ad accostare ad una svolta importante per la vita.
Come se i fili della matassa improvvisamente prendano una direzione...
Succede che il cambiamento arrivi nel momento in cui le circostanze hanno portato qualche sconvolgimento di altro genere.

Dopo quasi due anni di malattia, Mr C non c'è più.
E mi arriva la proposta di lavoro che non posso non accettare. E, incredula, non mi tiro indietro. Chissà se lui da lassù vede?

E siamo in tre, più cagnone dolcione, a colloquio. Che è un incontro di conoscenza con l'uomo grande che sarà datore di lavoro insieme alla donna che conosco da tanti anni e che adoro. Lui mi piace e lo sapevo. Ed è chiaro che saremo una squadra e che abbiamo voglia di fare bene, di lavorare insieme e di stare bene. Che la fatica ci sarà ma parliamo la stessa lingua.
Tant'è che stampo le dimissioni e trovo il momento per consegnarle e lo faccio con calma, con serenità. E poi mando il messaggio a lei.
Armiamo le vele e ci prepariamo alla partenza, vento in poppa.

Qualcuno mi manda una parola per sms "congratulazioni".
Sì, è una bella cosa. Un'opportunità di rinascita e miglioramento che aspettavo senza osare sperare. Grazie.

Mr C sarebbe così felice per me...

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