venerdì 14 aprile 2017

Estraneità

Ci sono momenti di tristezza che non si riescono a gestire, a superare, a controllare.

Mi domando tante cose...
E mi rispondo anche tante cose...

Quando è iniziato tutto questo?
Per quale motivo?
Non so più dare un confine, non so dare un segno nel tempo-

Non giudicare, non correggere, non cercare di interpretare. questo dicono in tanti.
Suggeriscono di stare in ascolto, di stare in osservazione serena.

Vedo.
Sento.

Un disincanto doloroso che non permette l'oblio.
C'era un incanto prima del disincanto?
Cosa dice questa strana e sconosciuta sensazione?
Guardo il mondo e mi sembra un triste circo in cui molti girano come criceti sulla ruota.
E mi sembra che la maggior parte delle persone stia recitando una sceneggiatura scadente.
Come se ci fosse un regista che ha deciso di girare un film sull'effimero e banale.
Sarà questa la psicosi? a volte mi pare di essere davanti ad uno schermo sul quale si proiettano scherzi stupidi. Quando ho perso interesse per le cose del mondo?

Ma, ci sono momenti in cui mi pare di essere in un qualcosa di vero?
Immersa nel film di Chaplin, sì.
Mentre parlo con la Doc.
Quando mi trovo al tavolino del bar con la mia amica che abita agli antipodi e che vedo ogni due anni per un paio d'ore.

Non quando leggo su Facebook maree di post assurdi.
Non quando mi ritrovo con persone che per "statuto" non hanno mai tempo.
Non quando vedo montagne di abiti e scarpe da donna che non metterei mai, neppure sotto tortura.
Non quando le amiche non fanno altro che dare condizioni su condizioni che di fatto paiono essere un negarsi anche se dicono che ti vogliono bene.
Non quando la cosa che pare più in voga pare essere il mostrare che si fà,  che si vede, che si sa...

Quando ho smesso di:
- andare in bicicletta
- andare al mare
- desiderare vestiti e scarpe e borse
- sognare viaggi e spiagge esotiche
- andare in piscina e al museo e a zonzo
- ballare
- cavillare al chiaro di luna
- cercare le stelle cadenti
- credere di avere delle capacità e di meritarmi una vita piena e soddisfacente

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