martedì 20 novembre 2012

Quelli che chiedono, quelli che offrono

Ci sono le persone che chiedono, pretendono, urlano, fanno fretta, vogliono...

Ci sono le altre, quelle che parlano morbido, che prima ti salutano, ti chiedono come stai, ti ascoltano e ti dicono e, poi, ti chiedono. A volte ti chiedono. A volte ti danno.
Non importa cosa, non è questa la differenza.
Sono le stesse che sono anche in grado di offrire. Sorrisi, complicità, aiuto, leggerezza, gentili parole, allegria, scambio.

Ci sono persone che ti battezzano quale colei che deve esaudire desideri, soddisfare bisogni, sono persone che hanno richieste e non hanno mai offerte, che non sono mai in pace...

Ci sono altri che si rapportano a te in maniera paritaria, che non si pongono in veste di "bisognosi", che non ti scaricano le loro ansie addosso.

Ieri qualcuno mi ha aggredito con un invito che pareva una minaccia.
Ho velocemente detto la prima cosa che potesse servire a dare un no defiinitivo e non passibile di spiegazioni. E mi sono stupita di aver mentito, io che non mento mai...
Quasi mai. Ultimamente non ho voglia di dover convincere nessuno, semplicemente mi defilo.

Non mi piace molto "sfuggire" alle persone a cui voglio bene.

Ma non mi piace neppure essere presa nei vortici ansiosi e pretenziosi, quale che siano le problematiche altrui.

La mia tolleranza è calata, è diventata tolleranza e quindi ha un limite.
Il limite è la mia pazienza e la mia noia.
Il limite arriva quando preferisco eclissarmi, quando non ho piacere a stare alle condizioni altrui.

Un po' mi dispiace...vivere "evitando" situazioni di stress.
Finisce che evito la gente...

Cazzarola gente! Provate a rompere meno!



Poi mi ritrovo a sorridere di altre modalità.
Ieri un'altra telefonata mi ha commosso: era solo una semplice offerta di collaborazione
La mia metà e il mio collega mi regalano entrambi questa bella comunicazione gentile e disponibile, meno male.

Urlatori e urlatrici, basta, per favore, calmatevi!

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