venerdì 30 novembre 2012

Ondeggio, guardo, leggo, mi domando

Mi sembra di stare in barca, quando il vento non si sente ma le ondine muovono tutto in modo antipatico. Avrei tanto voluto andare a teatro, ero carica e convinta.
Ho ceduto dopo ore di nausea inspiegabile, dopo un paio di tentativi di fare finta di nulla.

Amen. Mollo la presa. Finalmente a casa. Ci rimango.

Varie piccole cose sulla via del ritorno...

Sedia al rotelle enorme, carica di cose, sacchetti e borse. Arrivo alle sue spalle sotto il portico vagamente illuminato. Cosa sarebbe quella specie di lenzuolo che sembra tenere in mano?
Avanzo, la carrozzina è ferma. Sono a due metri da lui (lui?).
Ha un'enorme foglio di carta davanti a sé, lo tiene con le due mani, a braccia tese. È una mappa dell'Italia, enorme, come quelle che occupavano le pareti delle classi delle elementari. Concentratissimo, l'uomo dai mille sacchetti, studia la mappa della Sicilia.
Boh.

Taxi. Il trucco funziona anche questa volta: se parlo con l'autista e gli sono simpatica, e lo sono visto che introduco argomenti di interesse per la categoria, visto che mi pongo interessata alle opinioni che invito a dare, visto che ascolto con sincero interesse (interessato interesse...)...
Ecco, se parli con colui che ti porta a destinazione quando ti senti in colpa ma proprio quel taxi ti è necessario...allora il conto della corsa sarà un pochino più basso. Meglio.

Oroscopo del simpaticone mica tanto simpatico.
Mi ostinerei in un vecchio pigiama stretto, liso, corto???
Devo svezzarmi?

Sdraiata, me ne sto sdraiata.

Domani mi toccano i vestiti della festa, meno male che c'è pure la festa!

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