domenica 4 maggio 2014

Voglio essere libera e voglio essere felice

Citazione da un vecchio post di un'amica.
Che continua dicendo che il resto vuole sia funzionale a quell'obiettivo.

Giornate confuse e faticose, parole e scontri con la mia metà mi hanno lasciato un piccolo senso di amaro che però ora si sta stemperando. Forse che quando la rabbia esce si crea dello spazio libero?

Siamo riusciti a tirare la corda senza romperla...ci siamo rivisti con una decisione presa, quella di non rinunciare ma anche di concederci spazio, tempo, libertà.

E allora ben venga così. Non vado al pranzo famigliare. Forse è meglio inserire la variante di piccola distanza da quelle routine che mi appassionano poco. Ed è anche meglio abituarci a mettere in pratica la teoria (mia) che gli obblighi fanno male alla coppia.

Che, anche se mi ha chiamato per dirmi che se voglio posso andare anche se avevo detto di no, se saltiamo un pranzo istituzionale in accordo fra noi, è tutto di guadagnato.

La cena con gli amici ieri sera, quella sì che era "nostra"...che l'ambiente aiuta, che ci siamo sentiti bene insieme e siamo usciti dalla casa degli amici volendoci bene.
Invece, il pranzo stile famiglia non è funzionale alla nostra ricerca della serenità e dell'intimità. Sottrazione giusta. Ecco.

Libera un passo alla volta.
Felicita e libertà richiedono  impegno e concentrazione, non me lo devo dimenticare.

Pink Floyd ,The Wall.

Impagabile vedere F che canta e balla dicendo che il pezzo rock più bello del mondo gli mette allegria. Questo è colore utile alla vita, altre cose si possono lasciare in disparte, a volte.

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